La tutela da COVID-19 nelle strutture residenziali sociosanitarie: indicazioni Rapporto ISS COVID del 16.03.2020

Le Strutture residenziali sociosanitarie comprendono sia le strutture residenziali per persone non autosufficienti (anziani e disabili) sia le strutture extraospedaliere per trattamenti intensivi di cura e mantenimento funzionale.

Gli anziani e le persone affette da gravi patologie rappresentano la parte più fragile della popolazione. La maggior parte dei casi di COVID-19 si manifesta nei loro confronti e, in particolare, di persone anziane (circa il 60% dei malati ha età superiore ai 60 anni). Pertanto, anziani e soggetti con patologie rappresentano la popolazione fragile per eccellenza che deve essere protetta, anche nelle strutture che li ospitano.

In via generale, le misure protettive da assumere in una struttura residenziale nel contesto dell’epidemia di COVID-19 sono costituite da:

  1. Ricerca di potenziali casi tra i residenti e gli operatori;
  2. Restrizione dell’attività lavorativa degli operatori sospetti o risultati positivi;
  3. Formazione del personale per la corretta adozione delle precauzioni standard e procedure di isolamento;
  4. Sensibilizzazione e formazione dei residenti e dei visitatori;
  5. Promemoria per promuovere comportamenti corretti;
  6. Preparazione della struttura alla gestione di eventuali casi di COVID-19 sospetti o probabili/confermati;
  7. Monitoraggio dell’implementazione delle misure adottate.

Per attuare quanto sopra ogni struttura dovrebbe: a) avere un referente per la prevenzione e controllo delle infezioni (specificamente COVID) adeguatamente formato e che possa far riferimento ad un comitato di supporto all’interno della struttura in contatto con le autorità sanitarie locali; b) adottare le precauzioni standard nell’assistenza dei residenti; c) avere un programma di medicina occupazionale che garantisca la protezione e la sicurezza degli operatori sanitari.

Per quanto attiene al punto1), al fine di offrire il massimo livello di prevenzione e protezione ai residenti ed agli operatori delle strutture, è fondamentale mettere in atto strategie di screening (anche mediante misurazione della temperatura e questionari) per l’identificazione precoce dei casi sospetti tra i visitatori, tra gli operatori e tra i residenti. Inoltre, è assolutamente necessario evitare le visite dei familiari e conoscenti, se non per casi particolari.

Per quanto attiene il punto 2), è necessario dare disposizione agli operatori affinché prestino attenzione al proprio stato di salute (febbre o sintomi simil-influenzali) e, nel caso, evitino di recarsi al lavoro.

Per quanto attiene il punto 3), tutto il personale sanitario e di assistenza, compresi gli addetti alle pulizie, devono ricevere una formazione sui principi di base della prevenzione, anche a mezzo di esercitazioni pratiche, con particolare attenzione alle precauzioni standard (igiene delle mani e respiratoria, utilizzo di dispositivi di protezione appropriati, buone pratiche per utilizzo di aghi per iniezioni, pulizia ambientale, smaltimento rifiuti…), oltre alle precauzioni per la prevenzione delle malattie trasmesse per contatto nell’assistenza dei casi sospetti o confermati di COVID-19 (guanti, mascherina, occhiali di protezione, camice monouso, stanza di isolamento…), ed alle precauzioni per la prevenzione della trasmissione per via aerea, in particolare quando si eseguono delicate procedure (es: intubazione).

Per quanto attiene il punto 4), l’adeguata sensibilizzazione e formazione dei residenti e dei visitatori sono fondamentali nella prevenzione e nel controllo del COVID-19, soprattutto per far rispettare le seguenti misure (evitare strette di mano, così come baci e abbracci, igiene delle mani, igiene respiratoria, distanze da mantenere, utilizzo mascherina, ecc…).

Per quanto attiene il punto 5), per rafforzare la sensibilizzazione e la formazione del personale dei residenti e dei visitatori è importante utilizzare promemoria visivi come poster, cartelli, volantini, screen-saver (che insistano sull’igiene delle mani, sul distanziamento, sul monitoraggio del proprio stato di salute, ecc…).

Per quanto attiene il punto 6), è fondamentale che la direzione della struttura effettui un’adeguata programmazione dell’approvvigionamento dei dispositivi di protezione individuale e monitori l’insorgenza di febbre o altri sintomi tra i residenti e gli operatori.

Il caso sospetto di COVID-19 dovrebbe essere segnalato al servizio di igiene pubblica ed essere sottoposto a tampone naso-faringeo. Se positivo, il paziente potrebbe essere trasferito in ambiente ospedaliero. Inoltre, dovrebbe essere effettuata immediatamente la sanificazione degli ambienti ove il residente soggiornava e svolta un’attenta valutazione del rischio degli operatori e degli altri residenti quali contatti di caso di COVID-19.

Infine, e ciò si ricollega al punto 7), il referente per la prevenzione ed il controllo deve svolgere un ruolo di supporto, ad esempio ricordando costantemente ai residenti ed agli operatori l’importanza delle misure preventive da COVID-19 e supervisionando la corretta applicazione delle stesse nell’ambito della struttura.

                                                                                               Avv. Luigi Minasi

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