Emergenza Coronavirus e permessi ex L. n. 104/1992: nuova circolare dell’INPS

In tema di permessi ex L. n. 104/1992, come analizzato nel precedente approfondimento sulle novità giuslavoristiche (qui consultabile), l’art. 24 D.L. n. 18/2020 “Cura Italia” ha previsto che gli attuali 3 giorni di permesso mensile retribuito previsto per l’assistenza dei familiari disabili gravi vengano aumentati di ulteriori 12 giorni da usare nei mesi di marzo e aprile da genitori di figli con disabilità grave, parenti e affini entro il 3° grado di persone con disabilità grave, lavoratori con disabilità grave.

Tuttavia, l’INPS – con un primo messaggio del 20.03.2020 (il n. 1281) – aveva fornito un primo chiarimento precisando che:

  • i beneficiari dell’estensione dei permessi ex L. 104/1992 COVID-19 sono i lavoratori che assistono le persone con disabilità grave;
  • per i mesi di marzo ed aprile, i permessi saranno di complessivi 18 giorni (12 dell’art. 24 + 3 per il mese di marzo, già spettanti, + 3 per il mese di aprile, già spettanti), che potranno essere frazionabili in ore ma anche fruiti consecutivamente nello stesso mese.
L’INPS, in sostanza, non aveva inserito tra i beneficiari della suddetta disposizione proprio i lavoratori con disabilità, aprendo così a forti dubbi interpretativi sulla correttezza di tale chiarimento.
Tuttavia, l’INPS – con la circolare n. 45/2020 del 25.03.2020 – ha parzialmente corretto il tiro, modificando le proprie precedenti istruzioni operative (ove erano contenute delle indicazioni contrarie a quelle fornite dal Ministero del Lavoro, suo vigilante).
Infatti, il paragrafo 6, precisando il punto del messaggio del 20 marzo che più aveva destato perplessità, amplia la platea dei beneficiari dell’estensione dei permessi indennizzati ex L. n. 104/1992, includendo non solo i lavoratori che assistono il familiare con disabilità ma anche i lavoratori con disabilità che fruiscono in proprio dei permessi (in forma oraria o di giornate).
Avv. Patrizia Casula
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